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Keta - Una volta all' anno è lecito impazzire, Davide Porru, © 2005 La Riflessione Editrice, 316 pagine, 12 euro


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 1° presentazione - Sabato 15 ottobre 2005

 

ORDINA

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La serata

Le foto

 

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Keta - Davide Porru - Presentazione Sabato 15 ottobre 2005.pdf

    durata: 14 pagine

    218 kb

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Presentazione Libro KETA - Sabato 15 ottobre 2005.mp3

    durata: 54:59

    25,10 mb

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                                                           Registrazione di Anicetto Scanu - Radio Sardinia

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L' importanza del buon uso della parola

    durata: 00:58

    453 kb

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                                                           Registrazione di Anicetto Scanu - Radio Sardinia

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Keta – Una volta all’anno è lecito impazzire

Davide Porru, La Riflessione Editrice

San Gavino, 15 ottobre 2005

Presentazione ufficiale

 

www.keta.it

 

 

00:17 Anicetto Scanu – Radio Sardinia

Vi invitiamo ad accomodarvi grazie

 

01:20 Stefano Musanti – Sindaco di San Gavino Monreale

Bene possiamo cominciare. Buonasera a tutti, grazie per essere qui stasera per questo appuntamento per noi molto importante. Lo dico con grande sincerità, perché siamo veramente contenti di essere qui e di presentare questo lavoro, fatto da un ragazzo sangavinese, un giovane di diciannove anni che… venti, mi corregge, di vent’anni che si sta mettendo all’attenzione di tutti, soprattutto degli addetti ai lavori, per questo lavoro giudicato davvero molto molto interessante. Niente, io vi ringrazio ancora, do direttamente la parola a Davide Zedda, responsabile de “La Riflessione”, la casa editrice, che ha prodotto questo testo.

 

 

02:27 Davide Zedda – La Riflessione Editrice

Cercherò di essere il più breve possibile, perché sono previsti diversi interventi, e anche perché la presentazione di questo libro presuppone che siano le parole, le righe, e poi l’interpretazione della Compagnia Teatrale Burrumballa, ad aiutarci a comprendere meglio ciò che rappresenta “Keta”. Io ad ogni modo ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo evento così particolare. Abbiamo girato tanti consigli comunali, sale culturali eccetera e ritrovarsi in un campo da calcio è quantomeno strano ma molto bello perché poi, quando leggerete il libro, capirete il perché della scelta di Davide di questo luogo perché c’è all’interno del libro un continuo richiamo al calcio, alla metafora della vita in senso calcistico. E quindi chiaramente un grazie all’Amministrazione Comunale, alla Giunta, alla Pro Loco, a tutti gli assessori che si sono impegnati per questo, agli sponsor che hanno sostenuto Davide, non “La Riflessione Editrice”, in particolare grazie a Davide, e grazie alla sua famiglia. Pertanto anche un momento per certi versi emotivamente importante per noi, perché andiamo a presentare il libro di un ragazzo di soli vent’anni, che probabilmente a dispetto di, anche qualche sorriso forse, per il suo modo d’essere, il estro, il suo essere genio sregolato, e infatti calcisticamente noi lo abbiamo soprannominato il “Cassano de La Riflessione”, ebbene aldilà di questo è impressionante poter oltre che buttare in un cestino, o in un archivio, tanto tanto materiale che arriva assolutamente improponibile, di persone che probabilmente non sanno leggere, non hanno mai letto ma che tentano solamente di scrivere nella speranza di lasciare una traccia nella faccia della terra, cosa che peraltro non riusciranno a fare, ebbene è incredibile come tu prendi in mano il dattiloscritto di Davide Porru e ti rendi conto che quella capacità linguistica, quella capacità narrativa, quello straordinario talento letterario possa appartenere ad un ragazzo di diciannove anni, all’epoca, venti adesso, quindi è incredibile. Pertanto… il mio è un intervento di richiesta d’aiuto, nel senso sostenete Davide, sostenete il suo talento. Davide è la dimostrazione lampante che non sono i titoli di studio a darti la cultura, non sono certo gli insegnanti che ti possono portare sulla retta via, ma a volte anche su quella sbagliata, ma Davide è soprattutto l’esempio di un elemento di assoluto e straordinario talento letterario. Raramente un editore si può sbilanciare in questi termini. Io a nome de La Riflessione lo faccio con grande serenità: a San Gavino c’è un grandissimo talento letterario che si chiama Davide Porru. Questo suo talento, è…per noi molto importante, non solo perché siamo sicuri che il libro che vedo avete già in mano e quindi chiaramente invito, e questa logicamente è pubblicità, invito a comprarlo questo libro, invito a comprarlo e come dice Giacomo Mameli è bello anche regalarlo. Giacomo Mameli non è bello per niente. Ad ogni modo, un altro elemento che contraddistingue la persona di Davide Porru, proprio la persona, è la fotografia esatta del sogno di ogni editore: ogni editore vorrebbe trovare un autore come Davide Porru, perché…  solitamente funziona così: arriva un bel dattiloscritto, quasi mai, si fa un controllo psicologico sulla persona per vedere se è sana di mente – quasi mai – neanche in questo caso. Dopodiché si cerca di capire se si finirà in manicomio con l’autore o se può nascere qualcosa perlomeno di importante. Dopo la visita medica, Davide è risultato assolutamente malato di mente, ma a me molto caro, per il modo di proporsi, per questa grinta, che io credo che Davide neanche dorma, una specie di… è proprio… è da riflessione. Ebbene è il classico gioiello perché ha subito capito due elementi, che sono i due elementi fondamentali per chi vuole scrivere. Uno: in un discorso di successo di vendite e di conoscenze di un libro, l’editore non conta assolutamente nulla. Chi di voi, siamo pochissimi, sono sicuro, mi sa dire chi è l’editore di Faletti. Per fare un esempio di uno straordinario caso letterario di questi anni, di un ex comico, anzi è più comico adesso che scrive, rispetto a prima. Questo per dire che è la persona che conta, per intenderci: se la settimana prossima dovesse arrivare in studio Maria De Filippi e ci dicesse, ecco le nostre poesie, sicuramente le diremo “Sono un capolavoro”, anche se non lo sono, e la pubblicheremo, e non saremo certo ricordati per quello ma ricorderemo la Maria De Filippi, ecco. Se oggi avessimo presentato “Keta – Di Maria De Filippi” sono sicuro che il palazzetto non sarebbe bastato, se poi fosse venuto anche Costanzo e avessimo fatto tutti il trenino, ci sarebbe stata anche la Rai. Il secondo elemento, ed è questo che è basilare, è che Davide ha capito perfettamente tutto ciò che ho detto prima, quindi si è armato di pazienza, ingegno, è andato in giro, e prima ancora che questo libro uscisse, e uscirà tra l’altro lunedì, era già più o meno sulla bocca di tanti, e così Davide ha  creato manifesti, Davide ha raccolto pubblicità, è andato porta a porta, cioè, inizialmente è così, non ti dà niente nessuno, non esiste, il libro è in libreria uno entra lo vede e lo compra. Si può succedere, succede anzi, però è questo atteggiamento, questo atteggiamento che calcisticamente… alla Gattuso più che alla Cassano, lo premierà. E quindi io, nel passare adesso la parola a Roberto Sanna, a Davide Porru, alla Burrumballa che continueranno la serata, raccomando per quello che posso raccomandare ma, rendetevi conto che… avete un bel libro in mano. Quindi non tenetelo in mano, non buttatelo in un cassetto, leggetelo, leggetelo perché intanto vi divertirete: Davide ha un modo di scrivere anche complesso, ma veramente divertente. Vi divertirete, vi farà compagnia, e sono sicuro che oltre l’impegno di Davide è fondamentale l’impegno di tutti voi, di tutti coloro che leggeranno il libro, avranno letto un bel libro, il libro si chiama “Keta”, leggitelo, è successo così anche a Camilleri eh, inizialmente non se lo filava assolutamente nessuno, oppure se ritenete che questo libro fa schifo, segnalatecelo, quindi, creiamo una discussione attorno a questo testo, ma soprattutto rivolgiamoci a Davide con un sorriso, sempre, perché credo che sia l’esempio di una bella persona, una bella faccia, all’interno di una bella ed importante comunità. Quindi grazie a tutti voi, ma soprattutto grazie a Davide.

 

12:23 applauso

 

12:26 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Buonasera a tutti. Allora…vorrei raccontarvi com’è arrivato il manoscritto di Davide nella casa editrice. Un giorno ci arriva la busta, un manoscritto ben curato, leggo l’introduzione, leggo che ha vent’anni, rimango un po’ scettico. Leggo la trama, che c’è in questa lettera di presentazione, un libro che parla di giovani, l’alcol, la droga, mi sembra qualcosa di già sentito. Però mi incuriosisce un particolare, la cura dei dettagli che c’è in questa lettera, in particolar modo una cosa che non c’entrava assolutamente niente, lui mette la sua foto, e mette data, mese e anno in cui è stata scattata…insomma…una cosa un po’ strana, mi incuriosisco. Allora inizio a leggere il libro, che subito trovo un libro divertentissimo, e subito mi metto a ridere, ho detto “Un libro divertente”. E dall’apparenza, all’inizio, anche per la trama, per questa ambientazione giovanile, per questi temi che tratta, anche questo paragone continuo con il calcio il primo impatto è quello di un libro divertente ma dico, “Sarà un libro superficiale…?”. Poi proseguendo nella lettura mi accorgo che Davide ha…dico questa frase: “Questo ragazzo ha qualcosa da dire” e in effetti gli argomenti che tratta sono stati trattati diciamo… da molti scrittori, o pretesi scrittori, e quello che distingue il parlare di questi argomenti, e rendere un buon libro parlando di questi argomenti, sta nella genialità di Davide. Io mi sono accorto leggendo questo libro proprio di questa caratteristica come ha già detto il nostro editore omonimo, quindi dovremo parlare di Davide e Davide, e di questa caratteristica, ovvero della genialità di unire questi elementi in apparenza banali per creare un libro da un lato divertentissimo che può essere letto quindi anche da chi non ha mai letto un libro, può essere l’occasione giusta per leggere un libro veramente divertente, però allo stesso tempo un libro che ha qualcosa da dire, e volevo soprattutto, il protagonista in questo libro, ho letto anche diversi articoli che sono usciti sul giornale, si parla anche di giovani, un libro sul disagio giovanile, però in realtà come leggiamo all’inizio del libro, il tema fondamentale di questo volume è il tema dell’amore. Lui dice dall’inizio: “La prima cosa più cosa più importante nella vita è amare qualcuno. La seconda cosa più importante nella vita è essere amati da qualcuno. La terza cosa più importante è che queste prime due cose accadano contemporaneamente”. Quindi , lui ci introduce subito questo tema. Il protagonista è Jonathan, poi non sappiamo se Jonathan è Davide, o no…però…oggi abbiamo l’autore qui, quindi sveleremo tutti i segreti, tutti i misteri di Keta, quindi Jonathan, che ha un tratto diciamo un po’ bullo all’inizio, s’innamora di Anna, di questa ragazza irraggiungibile. Questa ragazza che non lo considera neanche, quindi avviene in lui un cambiamento spirituale e quindi…diciamo che il tema centrale è questo, dell’amore inappagato. Però adesso facciamo per un attimo parlare il libro, e quindi facciamo intervenire gli amici della pseudo-Compagnia Teatrale Burrumballa, esattamente Alba e Jonathan, i cognomi non li diciamo, e Mondo, ma adesso intervenite voi due, soli… Mondo, si, ma tu intervieni dopo, si, prima un saluto, ad Alba, Jonathan, soprattutto a Mondo, che è il più bravo dei tre, però prima di tutto intervengono Alba e Jonathan, che ci leggeranno un brano tratto dal capitolo “Anna”. Prego. Un applauso.

 

16:36 applauso

 

16:54 Jonathan Bistrussu – Compagnia teatrale Burrumballa

         Alba Milone - Compagnia teatrale Burrumballa

         Davide Porru

J: Buonasera a tutti

A: buonasera

J: da “Anna”, capitolo sette

J: “Giunge imperterrita in una famiglia di paese di medio ceto sociale l’ora di cena, figlia illegittima di un’ aperitivo poco alcolico per meritare tale eufemismo.

Consuetudine di questa famiglia è la totale assenza di antipasti. Privilegio dei conviviali è l’immancabile civraxiu, tipico pane sardo esportato in tutto l’universo. Funge da antipasto. A qualcuno guasta il pasto. A Jonathan, guasta il pasto. Che riserva bonariamente poche opzioni di scelta.

A: Vuoi pasta o minestra? Ripete per la prima volta una signora di forma mammifera, alias “madre di Jonathan”.

Jonathan ha quattro anni e sei mesi.

Si dovrà abituare alla pressione dei giornalisti, si pensa, dato l’eccelso carisma che difficilmente non gli permetterà di sedersi tra i big.

Il tirocinio lo farà a casa.

Sembra scorgere la mano di Jason, in questo progetto.

J: Se non è progetto, non è opera di Jason.

A: Se non è opera di Jason, è uno svarione di Jonathan. L’ennesimo tentativo di liberarsi dallo spietato tormentone impostogli dalla madre.

Vuoi pasta o minestra?

J: Calmo Jonathan, stai calmo.

A: Il divino ti sta testando.

Vuol esser certo che tu sia pronto.

J: Ma Jason non plasma e modella? Non ha progettato precedentemente il mio destino, stile navigatore satellitare?

A: No Jonathan.

Jason talvolta trascura certi esemplari.

J: Non si cura di loro. Si preoccupa dell’accensione e lascia in balìa del caso il malcapitato.

D: Ma non…..

J: Non vorrai rivelare il senso della Creazione?

A: Cambia discorso Jonathan.

Potresti trovarti in serie difficoltà nel proseguo del tuo racconto.

 

J: Preso possesso delle sue piene facoltà mentali, orfane di continui capovolgimenti di pensiero non meritevoli di attenzione, Jonathan ha 19 anni.

Si appresta a consumare quella che per Il Cristo un giorno fu l’ultima.

D: Sigaretta.

A: Sei pazzo???!!!

J: Cena, scusate. Abbiamo dei problemi col microfono.”

 

19:28  Roberto Sanna

Un applauso grazie

 

19:37 Roberto Sanna

Abbiamo risolto i problemi col microfono? Ah è il testo, si…vabbè. Adesso voglio fare qualche altra riflessione su questo libro, prima di fare… di farci deliziare da Mondo, che…adesso che si è offeso…quindi adesso…facciamo parlare solo te, va bene? Si. No non ancora…calmo…prima un paio di riflessioni, no…? Dopo parli. Allora prima di tutto vogliamo…voglio sottolineare la caratteristica dell’importanza che da Davide alla parola, al linguaggio, anche conoscendolo personalmente c’è una particolare ricerca delle parole, e tornando al discorso di prima, quindi di…(se la mosca va via)…di vedere elementi banali che diventano interessanti all’interno del contesto del libro c’è ad esempio il titolo di un capitolo che prende il nome da una classica frase che si sente in tv, che è “Stop alle telefonate”, questo lo sentiamo quando ci sono televoti o cose del genere. In questo caso lui lo utilizza come titolo di un capitolo quando Anna finisce di telefonarlo…quindi, in quel senso…ha un senso in questo caso amaro…e particolare nel libro… Quindi la storia è prevalentemente concentrata all’interno di una storia d’amore…prima avremo il personaggio di Anna, poi io…voglio sapere chi è Anna…voglio capire chi è…se c’è qua…alcuni mi hanno detto che c’è, eh… mi hanno detto che c’è, eh, mi hanno detto che c’è. E poi compaiono altri personaggi finita la storia con Anna, in particolar modo l’altro personaggio femminile è Sonia… ma adesso, finalmente, sentiamo Mondo. Mondo puoi alzarti, e leggere da “Default”, prima…è già in piedi, vabbè, applaudiamolo…

 

 

21:39 applauso

 

 

21:43 Mondo Uccheddu - Compagnia teatrale Burrumballa

Buonasera a tutti… allora, questo capitolo che vado a leggere, che ha scritto Davide Porru, ehhh… ci ricorda…io sono quasi cinquantenne…mi ricordo che mia madre, quando cadeva un dente dalla gengiva lo metteva in un buco ci trovavamo l’indomani magari cinque lire… poco dopo… questa… è una cosa che… mi ha colpito e vado a leggere proprio questo che Davide ha scritto. Che, allora, qui c’è scritto “Da Default” , che io mi credevo fosse Default, di uno che scriveva e lui ha preso degli spunti, in verità non esiste questo Default o se esiste sarà a casa sua. Comunque lui… allora “Da un ricordo d’età infantile”

 

“Ma per fortuna che c’è il topolino. Capace di riempire il vuoto della desolazione lasciato dal compleanno. Per cui oggi, il dì successivo, bisogna architettare un piano per staccare qualche dente dalle uniche gengive di cui siamo stati disposti da Jason qualche anno fa, nella maniera meno dolorosa possibile. Ma soprattutto, senza farlo sapere alla mamma! Perché, dice lei, il topolino non porta il soldino se il dente non è caduto da solo, e lei, che lo incontra segretamente, lo sa bene. È la prima legge a cui dobbiamo attenerci nella vita. Ma qui si vede l’ istinto italiano. (vediamo Berlusconi e company) E si raggira la norma.

Attente, mamme di tutta Italia! Il vostro in apparenza innocente bambino potrebbe aver realizzato la prima truffa della sua lunga vita. Si prega di consegnarlo alle autorità locali, che lo restituiranno in tempi brevi alla società ripulito da pericolosissimi istinti truffaldini tipici del nostro Paese.”

Grazie.

 

23:39 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

E adesso finalmente sapremo la verità…adesso parte l’interrogatorio, Davide…allora, dici la verità, è tutto autobiografico il libro…o preferisci che ti chiami Jonathan?

 

23:55 Davide Porru

Buonasera, prima di tutto vorrei…ringraziare tutti i commercianti di San Gavino che hanno contribuito per questa serata, l’amministrazione comunale di San Gavino ed in particolar modo il sindaco Stefano Musanti, il vicesindaco Nicola Garau e l’assessore alle politiche giovanili Daniele Turnu; la Proloco di San Gavino, Anicetto Scanu per Radio Sardinia, tutta la mia famiglia…e gli amici, in particolar modo Antonio Piano e il dottor Daniele Marras, che nonostante gli impegni di lavoro mi ha saputo aiutare dall’inizio alla fine. Adesso rispondo alla domanda.

 

24:39 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Un applauso…

 

24:40 applauso

 

24:48 Davide Porru

No… non è autobiografico…è…soprattutto un tributo alla donna, alle donne in generale.

 

25:00 applauso

 

25:06 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Allora, hai detto che è un tributo alle donne…adesso io prendo il libro, apro una pagina a caso e vediamo se è un tributo alle donne, ha detto così lui…no? Allora vediamo… “A luce spenta tutte le donne sono uguali”… bel tributo! Complimenti Davide, eh! Cos’hai da dire?

 

25:27 Davide Porru

Allora… c’è la donna santa, c’è la finta, la…l’autoritaria…quella di facili costumi…(e ce ne sono molte…eh…in maggioranza…) e…però…penso che chi leggerà il libro dall’inizio alla fine capirà che…più che una visione maschilista, la mia è una visione femminista, perché sto dicendo che “è tutto in mano a loro”…praticamente…che…il personaggio si ritrova a prendere delle decisioni sempre in funzioni delle decisioni della propria donna…e…spesso…il ragazzo sbaglia anche il modo di…di proporsi alla donna, è lui che lo deve fare…e…e a volte si sbaglia…e quindi cerco di promuovere un buon uso della parola, perché…ad esempio, dire…”i miei istinti riproduttivi sono alle stelle”…(ridono)…aspetta! … non è proprio come dire… “seu mottu e coddai”…(ridono)…scusate…però…questo è importante…

 

27:10 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Per fortuna, che questo è importante… Allora, bene…poi andiamo a leggere capitolo quarto, m…p…c…s…ma che vuol dire? M, p, c, che cosa è? Rispondi?

 

27:23 Davide Porru

…e se mi fai la domanda!

 

27:25 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Ho detto, c’è un capitolo che si chiama m-p-c-s-d, che vuol dire?

 

27:28 Davide Porru

S’ intitola… Emme-pì-ci-esse-dì, è…l’acronimo di Metodo Personale Classificazione Sesso Debole, e…appunto si presenta nelle prime fasi della storia, in cui il protagonista, appunto, è all’inizio è non…e ha la sua visione…particolare, appunto, fino a quel momento maschilista, della donna, poi la storia può cambiare, potrebbe cambiare, non è…non è detto…

 

28:00 Roberto Sanna - La Riflessione Editrice

Va bene…io adesso direi che abbiamo bisogno di un altro pezzo del libro, e chi se non i “Burrumballa” possono deliziarci? Ancora Alba e Jonathan che leggono da “Semel in anno licet insanire”, un applauso. Grazie.

 

28:16 applauso

 

28:39 Jonathan Bistrussu – Compagnia teatrale Burrumballa

         Alba Milone - Compagnia teatrale Burrumballa

J: Pensare con il mio cervello, l’ ho constatato più volte, non ha mai ripagato le attese iniziali.

Le ho provate tutte, si.

Me ne fottevo di tutto, e non ero felice.

A: Menefreghismo.

J: Amavo, e venivo trattato come un cane randagio.

A: Romanticismo.

J: Costruivo un rapporto perfetto, dall’ esterno, tuttavia evitando grandi sperperi di energie vitali che per colpa dell’ amore totalitario un tempo mi avevano reso iper-vulnerabile.

A: Falsità.

J: Rubavo il cuore di una comune mortale e facevo provare lei ogni tipologia di dolore che per lungo tempo si era insediato nel mio sangue.

A: Rivalsa.

J: Ed in ognuna di quelle circostanze, ritenevo di assumere l’ atteggiamento più adatto. Frutto del mio ragionamento complesso. Non nutrivo dubbi. Non ascoltavo nessuno. Andavo per la mia strada, fiero dei miei innovativi principi. Ignaro che ancora una volta sarebbe dovuta andare nel modo più sbagliato. Ma ora non accadrà più.

 

29:43 applauso

 

29:48 Roberto Sanna– La Riflessione Editrice

Bene…chi…già in questo pezzo abbiamo visto…abbiamo…implicitamente, emergono, poi, i due personaggi femminili principali del libro, tra cui Anna e Sonia…di cui adesso Davide ci parlerà, giusto? Ti ascoltiamo, siamo qui… allora, ci devi parlare, adesso, di due personaggi principali del libro, ovvero Anna e Sonia…ecco…come personaggi così diversi, Anna così irraggiungibile e così…a posto, diciamo così santa…e Sonia diciamo più…disponibile ma che…traduce forse meno emozioni al protagonista ecco…come son nati questi due personaggi e che figure femminili rappresentano, anche dall’interno delle cose che abbiamo detto prima adesso…

 

30:41 Davide Porru

Iii……prima di tutto sono uscite dalla mia fantasia quindi… (eh!) …se iniziamo così… sono uscite dalla mia fantasia quindi…in ordine di tempo…la prima conosciuta è Anna, e Sonia è semplicemente una diretta conseguenza di quello che… entra poi nella testa del protagonista, Jonathan…se non avesse mai conosciuto Anna, non si sarebbe…no, mi stanno facendo ridere lì in fondo, un attimo…e…se il protagonista non avesse mai conosciuto Anna, probabilmente non…non avrebbe mai…neanche trattato l’argomento Sonia, nel modo in cui viene trattato nel romanzo. Tuttavia penso che…siano due persone che…due tipi di persone, che si possono trovare spesso, comunque, non ci sono solo le donne di facili costumi, scusate ma…era una battuta…per chi se la fosse…legata al dito, però…ci sono anche quelli. E…niente, io non devo rispondere, non sono neanche tenuto a rispondere a queste domande, perché sennò, se vi dico tutte queste cose…magari non vi piaceva…e invece preferisco che lo compriate, se poi non vi piace pazienza, però, almeno hai… (applauso) …almeno è già qualcosa, poi…chi se lo fa prestare che non gli piaccia, lo stesso, e i senegalesi non ce l’hanno, per adesso…

 

32:37 Roberto Sanna– La Riflessione Editrice

Va bene, adesso Mondo è già intervenuto, vuoi intervenire di nuovo Mondo? Adesso io direi che il pubblico, se vuole, può fare qualche domanda eh…almeno una domanda dovete farla…ci sarà fra l’altro un nostro amico di Radio Sardinia, Anicetto, che vi porgerà il microfono, eccolo… un applauso (applauso)… che il nostro…la nostra “Maria De Filippi” della situazione…quindi…qualcuno…uno che faccia la domanda…uno, uno…vi faccio l’autografo io sul libro, eh…ecco, hai visto, questo ha sentito l’autografo mio e si è alzato…alzato in piedi che ti raggiunge…è qui! In piedi, dai, dai!

 

33:32 Spettatore n°1

Volevo sapere quali sono i motivi che ti hanno spinto a scrivere, cioè, come mai un giorno hai deciso di prendere e scrivere un libro.

 

33:40 Davide Porru

Iii……possiamo partire da qui. Ho…abbandonato gli studi…ufficiali…la scuola pubblica, e ho…deciso di proseguire in una scuola…un centro studi, cioè, diciamo che completerò gli studi da privatista. E trovandomi in questa situazione un po’ particolare, forse anche…dovendo trovare il bisogno di qualcosa per…spendere in maniera positiva il mio tempo, ho deciso di dedicare il mio tempo libero ad un hobby che…nel corso degli anni, a scuola, la scrittura, è senz’altro quello che mi ha portato i migliori voti, quindi ho detto, perché non tentare, almeno per conto mio, per gioco. Poi la cosa è andata avanti, ho conosciuto questi due, in un posto al buio, ho risposto a un annuncio su un giornale per un’altra cosa e ho trovato a lui (Roberto Sanna), poi mi ha presentato a lui e…e alla fine gli ho detto: lo sapete che ho scritto questo libro…e…e l’hanno pubblicato, avevano un debito con me e quindi…l’hanno pubblicato. Basta

 

35:11 applauso

 

35:15    Roberto Sanna– La Riflessione Editrice

Sentiamo la prossima domanda, il secondo coraggioso che vuole fare una domanda, alzate la manina…o la manona, dai… un’altra domanda, volete fare tante domanda? Dai, un’altra, almeno un’altra…c’è il giornalista…che vuole intervenire… (no no no) , non interviene…Gigi, io il cognome non me lo ricordo, Gigi vuole intervenire, diamogli il microfono, e un applauso, viva i giornalisti…

 

35:43 applauso

 

35:46 Gianluigi Pittau – L’Unione Sarda

Allora…

 

35:48 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Un attimo… Gigi…Jonathan ci sta abbandonando e vuole un applauso… Un applauso

 

35:53 applauso

 

36:05 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Speravo che non me lo desse il bacio, però… (ride)

 

36:08 Gianluigi Pittau – L’Unione Sarda

Allora Davide, come a scuola, prima alcune domande, poi ti do il voto, eh… (ride)… allora, la prima domanda, volevo sapere da te tre parole o aggettivi per definire l’opera, il romanzo. Questa è la…aspetta, aspetta… poi ce n’è un’altra: certamente l’opera è frutto di fantasia, ma ci sono dei personaggi identificabili? Tipo…Lupo…Gargamella…e via dicendo?

 

36:37 Davide Porru

Davide Zedda – La Riflessione Editrice

DP: mmm…no. Penso che…sia uno stereotipo di persona…che possiamo ritrovare spesso tra le vie del paese, tra i banchi di scuola, e…forse…non so, ce ne sono tanti altri che vengono forse enfatizzati molto di più. E…che dire…

DZ: (sottovoce) tre aggettivi vuole…

DP: tre aggettivi? Dal mio punto di vista?

DZ: bello, economico, e da comprare

DP: (ride) divertente… (sottovoce) un aggettivo per riflettere?

DZ: (sottovoce) che fa riflettere?

DP: che fa riflettere vabbè, non è un aggettivo però, ecco, riflessivo, e…

DZ: (sottovoce) chiedi l’aiuto del pubblico

DP: …mi fermo qui, non…

DZ: (sottovoce) chiama a casa, chiama a casa…

DP: sarebbe troppo di parte dire appassionante… Basta.

 

37:59 Cristina Piras – La Nuova Sardegna

Davide Porru

C: è particolarmente…è particolarmente interessante la contestualizzazione del romanzo.

D: la???

C: la can…con-te-stua……il contesto. (ride) volevo saperne qualcosa di più. San Gavino non viene mai nominato però è facilmente riconoscibile nel romanzo, insomma…il…il luogo in cui è stato ambientato. Come ne esce, San Gavino, dal romanzo? (ride)

D: allora… penso che…volendo a tutti i costi schedare il paese dal mio romanzo, cioè, prendendo per oro colato tutto quello che ho scritto, negli atteggiamenti e nei modi di fare dei cittadini, penso che da un lato si possa notare quanto…per cause non accertate, non ci sia…non…non dico quasi niente da fare, per un giovane, insomma, ci sono molte vie di dispersione, quindi, questo può essere un lato negativo. Ma il lato positivo è che comunque sia esistono dei grossi valori forti che…penso che…che fuori, insomma, ci sono un po’ di meno. Penso che, insomma, aldilà di tutto, una delle morali principali della… del romanzo è il valore dell’amicizia, il valore dell’amore, quindi, se…a tutti i costi, appunto, vogliamo ritrovare San Gavino in quello…in quello che viene scritto in questo romanzo, non bisogna dimenticare…insomma, questo è il comportamento di ogni ragazzo influenzato da…da questo.

 

39:57 applauso

 

40:03  Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Bene sentiamo se qualcuno del pubblico…vuole fare una domanda? Un’altra, almeno un’altra dai…

un augurio allo scrittore, dai…eccolo lì! Anicetto dall’altra parte, lì. Ah ce ne son due insieme che vogliono parlare.

 

40:33 Spettatore n°2

Buonasera a tutti. No io…volevo chiedere a Davide…ho avuto modo di visitare, insomma, il sito che dava qualche indicazione sul libro e…ascoltando il sottofondo c’era una canzone di Fabrizio De Andrè, volevo chiedere perché questa scelta e se aveva qualche motivo che si poteva legare al suo libro oppure…a lui stesso.

 

41:01 Davide Porru

Perché…personalmente…nutro una stima nei confronti di…di questo cantautore…appunto Fabrizio De Andrè…e…(pausa)…e tra le varie canzoni che vengono citate nel…nel romanzo questa è forse una delle più significative. E…l’unico suono, che avessi potuto mettere in internet, tra l’altro, un file midi, è stato questo, quindi…

 

41:44 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Okay adesso c’è una domanda dell’assessore alla cultura, e facciamo un applauso ovviamente.

 

41:52 applauso

 

41:54 Marco Pisu – Assessore alla Cultura di San Gavino Monreale

Allora…io ho avuto modo di…di conoscere, di leggere questo libro già qualche mese fa, anche se ancora erano le bozze, no? E l’ho apprezzato sicuramente già dalle prime pagine. Non spendo parole sulla…sull’opera, perché già altri lo hanno fatto e ne hanno descritto ampiamente le qualità. Una curiosità: che ruolo gioca, la birra Ichnusa, all’interno del libro e della vita di Jonathan, perché…e nella vita non tanto di Jonathan quanto dei…dei giovani, perché è una cosa che mi è piaciuta e mi ha colpito proprio, questa continua lode alla Birra Ichnusa e agli egizi che l’hanno ispirata, o inventata, ecco, vorrei sapere qualcosa di più su questo…(ride) addirittura spesso viene soprannominata anche con…dei nomignoli no, tipo Ichy, ichy… prego.

 

42:56 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Prego Davide

 

43:03 Davide Porru

Avevo bisogno di creare un tormentone, anche…da aggiungere a tanti altri che ci sono, e…constatato come, la Birra Ichnusa faccia parte delle giornate di una buona percentuale di persone…in quantità che variano da elemento a elemento…in ogni caso il marchio della Birra Ichnusa è presente ovunque, lo sapete tutti, nelle insegne dei bar… e quindi forse per aggiungere un elemento caratterizzante alla Sardegna, perché il personaggio…fa notare un forte attaccamento alla Sardegna, quindi “Ichnusa” in latino, alcuni di voi sapranno che…significa “Sardegna”…quindi, diciamo che l’insieme di tutti questi motivi mi ha portato a farlo diventare un tormentone.

 

44:01 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Grazie…qualcun altro vuole intervenire? Allora, se nessuno vuole intervenire abbiamo l’intervento finale, ovvero Anicè…ah, c’è Alba…Alba vuole leggere una cosa.

 

44:25 Alba Milone – Compagnia teatrale Burrumballa

In realtà non è niente di mio. L’ha scritto Mondo, ed è un augurio per Davide.

“Caro Davide, spero che tu come il tuo famoso “omonimo” riuscirai a vincere il duello, contro il pubblico, sarà prevalentemente giovane, perché il libro che hai scritto ha diversi capitoli che suscitano curiosità. Bisogna spesso soffermarsi a riflettere su certi punti, a volte in chiave satirica, a volte totalmente demenziale, nel senso che il normale oggi è definitivamente scomparso. Hai certo indovinato la toppa giusta. Ora sta a te vedere da che parte girare la chiave. Io non so che parrocchia frequenti e di che colore sei, però ho il fiuto che la barca andrà in porto. Non cadere nelle tentazioni e nelle trappole che verranno sicuramente messe sul tuo cammino, e ricorda che le critiche non sono tutte costruttive, sono a volte come un setaccio, separale e dimostrerai a te stesso intelligenza mista con arguzia ed il sasso che lancerai colpirà l’obbiettivo!

In bocca al lupo, Mondo.”

 

45:43 applauso

 

45:49 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Allora, adesso vuole parlare un attimo l’assessore alle politiche giovanili, poi concludiamo, il sindaco fa un saluto, ovviamente.

 

46:00 Daniele Turnu – Assessore alle politiche giovanili di San Gavino Monreale

Buonasera a tutti, ho un paio di parole per Davide che…io ho avuto la fortuna di conoscere bene durante un laboratorio teatrale fatto al liceo scientifico qualche anno fa, e…che dire, Davide mi ha portato la bozza del libro un paio di mesi fa, e…son rimasto un po’ stupito, perché…uno non si aspetta una cosa simile, non per male di Davide ma, nel senso, non è che uno si aspetta che una persona così da un momento all’altro venga e ti dia una…una di un libro da leggere. Ho letto il libro attentamente, e l’ho trovato…brillante, vero, autentico, genuino, uno specchio…uno specchio della realtà dei giovani, dei loro problemi, e…di tutte le difficoltà che si incontrano nella vita, il rapporto coi genitori, il rapporto con Dio, una cosa magari un po’ strana per un ragazzo visto i tempi che corrono. Tante tematiche sociali importanti, e un…e un passaggio caratteristico del libro è il fatto di non essere mai noioso, mai…mai spento, quindi sempre divertente, ironico, con delle riflessioni importanti. Quindi io a nome dell’amministrazione comunale devo dare una targa a Davide come riconoscimento del…del suo impegno, del suo…del suo progetto che ha portato avanti, in cui ha creduto, e io ho cercato di stimolarlo ancora di più perché…per credere in questo lavoro, per credere in questa manifestazione di oggi, che penso che sia riuscita benissimo, e rinnovo, ancora, tantissimi auguri a Davide e gli dico di non mollare, di continuare così, perché San Gavino ha bisogno di giovani artisti come lui e non solo. Grazie a tutti.

 

48:03 applauso

 

48:22 Davide Porru

Vi chiedo…di scusarmi se non replico alle parole di Daniele però…sono emozionato e rischio di fare disastri. Basta.

 

48:33 applauso

 

48:39 Roberto Sanna – La Riflessione Editrice

Grazie a tutti, adesso ci sarà un saluto da parte del sindaco e poi…dopo il sindaco avremo la lettura finale da parte di Anicetto di Radio Sardinia, finalmente. Parola al sindaco.

 

48:52 applauso

 

48:59 Stefano Musanti – Sindaco di San Gavino Monreale

Credo di dover aggiungere poche cose alle parole che ha…che hanno detto quelli che mi hanno preceduto, e non ultimo l’assessore alle politiche giovanili. Di fatto, il lavoro che ha fatto Davide, che ha prodotto Davide, noi ci auguriamo che faccia da apripista per molti altri giovani che hanno talenti, anche nascosti, che probabilmente ancora non sono emersi. Noi contiamo, abbiamo sempre la…la porta aperta a queste iniziative…speriamo di ritrovarci qui, a brevissimo tempo, per promuovere altre iniziative di questo genere, e…vorrei chiedere a Davide però una cosa: ma quanta birra ti ha dato l’Ichnusa, per aver…(ride)…non si può dire…non si può dire…(ride)…va bene…l’ha comprata, dicono che l’ha comprata. Bene io, e tutta l’amministrazione ringraziamo…la casa editrice, La Riflessione che ha…ha scommesso su Davide, ringraziamo Davide ancora per tutto quello che ha fatto, e tutti voi che siete qui presenti. La presenza di molti giovani è molto confortante e ci riempe sicuramente di orgoglio, di…fiducia. Quindi grazie ancora a tutti.

 

50:24 applauso

 

50:27 Roberto Sanna– La Riflessione Editrice

Adesso…la parola ad Anicetto. Finalmente.

 

50:36 Anicetto Scanu

Da “Sedotta e abbandonata”, capitolo trentottesimo.

“E sono le venti e trentacinque di martedì due giugno del duemilanove. Tra meno di mezz’ ora l’ instancabile undici nerazzurro proverà a difendere il titolo di detentore della Coppa Italia nella gara di andata della doppia finale. Da qualche anno vinciamo solo questo trofeo. Dimenticavo, anche nei trofei estivi Tim e Moretti non abbiamo ancora avuto seri rivali. Ma questa sera avremo di fronte il Diavolo, che annualmente ripiega le proprie energie su campionato e Champions League. Roba da matti!

 

……

Ma ora c’è il derby, alla salute penserò poi. Smetterò di fumare quando avrò un buon motivo.

Fischio d’ inizio. Dirige Mauro Gabbrielli, 29 anni, della sezione Aia di Oristano. Giovanissimo. Grazie alla nuova riforma ha potuto tagliare questo insperato traguardo. Insperato, fino a qualche anno fa, quando si trovava ancora con un piede in Serie D, uno in Eccellenza ed uno in Promozione. Come? Non capisco! Non sento! Ah? Ne ha solo due? Scusate ho fatto una gaffe. Ma è un gran bel mestiere quello dell’ arbitro. Te ne stai lì novanta minuti a guardare una partita e non puoi neppure esultare! A fine partita non puoi parlare, tutti ti attaccano, tutti parlano male di te e tu puoi parlare solo con tua moglie a casa, se è già rientrata. Ma io non ci credo a queste storie, son tutte balle! C’ è arbitro e arbitro. Ognuno è diverso dall’ altro, ma tutti portano addosso lo stesso marchio. Ho un amico, Davide, che sino a qualche anno fa giocava le partite sui campi di terza categoria, i campetti polverosi di periferia, si, quelli. Lui si, Davide, che si faceva rispettare. Una volta ha espulso un tipo perché non aveva rispettato la barriera durante l’ esecuzione di un calcio di punizione e aveva giocato sui suoi sentimenti di eterosessuale.

“Ho fischiato, hai sentito? Punizione! Si metta a nove e quindici, è la distanza.” –

“Si metta a novanta, è il suo angolo”.

Se l’ è meritato, il maleducato di provincia. Come quello che per tutta la partita non aveva fatto altro che sospettare un comportamento imparziale del nostro amato arbitro.

“Ehi, arbitro! Ma lei è a richiesta! Si, è a richiesta!” –

“Non è vero, mica tu mi hai chiesto di ammonirti… eppure! Giallo per te!” – e il bulletto dilettante non la prese bene. Accennò una reazione che il capitano della sua squadra soffocò immediatamente. Nel proseguo della partita, forse poco soddisfatto del precedente provvedimento disciplinare, il duro già ammonito si scagliò dall’ arbitro dopo l’ assegnazione di un calcio di rigore a dir poco solare.

“Arbitroooooo!” –

“Chiariscimi le tue intenzioni. Da questo momento, hai quattro secondi per darmi una risposta che mi piaccia. Sarò inflessibile. Tempo scaduto. Giallo e rosso per te!”.

Cacciato. Improvvisamente. E nessuno da quel momento, in quella partita, ha più intaccato la sua serenità e il suo senso d’ onestà.

……

(starnuto) E mi parte uno starnuto. Che fastidio, non ho neppure avuto il tempo di prendere il fazzoletto. Se l’ avessi fatto, sarebbe rimasto in canna, falso allarme.

“E mettiti la mano in bocca!” –

“Non è igienico!”.

Chi le regola le leggi dello starnuto? Come? Ah, sempre lui? Ho capito. Si si, non ci sono problemi. A me non importa, non mi tocca la questione. Certo che però… che bel conflitto di interessi!”

Grazie.

 

54:04 applauso

 

54:15 Roberto Sanna– La Riflessione Editrice

Oh..si sente? La serata è conclusa, chi vuole comprare il libro ci sono dei banchetti, chi vuole l’autografo può chiederlo a Davide, se qualcuno lo vuole, e poi c’è il rinfresco ma vedo che non avete fame, quindi andate a comprare il libro, grazie.

 

54:30 applauso

 

fine

 

 

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           Le foto

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

L'editore Davide Zedda al microfono

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Da sinistra verso destra Giampiero Porcu (Pro Loco), Marco Pisu (assessore alla Cultura), Stefano Musanti (Sindaco), Roberto Sanna (relatore de La Riflessione), Davide Porru e Davide Zedda (direttore de La Riflessione)

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Il direttore de La Riflessione Davide Zedda. A destra Daniele Turnu (assessore alle politiche giovanili) e Nicola Garau (Vicesindaco)

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Davide Zedda

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Davide Porru al bicchiere e Davide Zedda al microfono

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

Il pubblico

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Davide Zedda al microfono

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Il relatore de La Riflessione Roberto Sanna

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

Anicetto Scanu di Radio Sardinia recita un passo del romanzo

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

Davide Porru con Daniele Turnu, assessore alle politiche giovanili di San Gavino Monreale

 

 

 

 

 

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

foto di Anicetto Scanu

 

Firme

 

 

 

 

 

 

 

 

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Davide Porru, © 2005 La Riflessione Editrice

 

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